28.02.2022 – Si è svolto questa mattina, on line, il terzo incontro del Convegno formativo delle Figlie dell’Oratorio “La comunità, luogo per crescere come persone, nella fraternità verso la santità”.
Ringraziamo la dott.ssa Chiara Griffini, psicoterapeuta, della Comunità Papa Giovanni XXIII, per i ricchi spunti di riflessione offertici sul tema “PROMUOVERE LEADERSHIP GENERATIVA IN COMUNITÀ: ESSERE MADRI DI MADRI”.
A partire dalla visione condivisa di tre dialoghi tratti dalla Fiction “Che Dio ci aiuti 5” ecco qualche passaggio chiave della sua relazione.
I legamisono frutto dell’intreccio tra relazione e interazione.
L’essere leader in una comunità religiosa afferisce alla dimensione interattiva (ciò che si fa, il ruolo che si gioca) e al significato di questo mettersi in gioco, l’essere madre di madri.
Il servizio dell’autorità deve promuovere la propria generatività e quella delle sorelle.
La leadership si nutre di un’etica e del sentirsi parte della comunità.
In una comunità religiosa la leadership si esprime nel:
Far memoriadella grandezza della propria missione le une con le altre
Creare amalgama, guardando alla comunità non come somma di individui, ma considerando l’eccedenza che essi generano
Non avere paura di rendere le altre miglioridi sé
Contrastare la cultura dell’alibi, per promuovere corresponsabilitàe responsabilità finale
Perdere tempo nel dire e ridire alle sorelle “mi fido di te”
Non lasciare nessuno indietro
La generativitàsi esprime nel dare la vita, curare, lasciar andare, e va ben oltre la generazione biologica.
La maternitànella vita consacrata può essere assimilata ad una maternità adottiva.
Leadership e maternità nutrono il servizio di custodia a cui si è chiamate. Non possono essere separate altrimenti la relazione si sbilancia sull’impegno o sull’affetto. Crescendo insieme promuovono la generatività, propria e delle sorelle.
Chi volesse (ri)ascoltare la riflessione proposta la trova a questo link:
